sabato 11 agosto 2012

DIARIO D'AGOSTO 10 &11

Dieci e undici agosto. Ormai accumulo ritardo, questo diario sta diventando come un treno italiano.
Ieri di notevole c'è stato il compleanno di mia figlia, la più piccola. Diciotto, è maggiorenne anche lei.
Festa in casa con band del suo fidanzato. Sveglia alle sei per cucinare e allestire. Mi sono alzata, mi sono mossa in silenzio, il cane e il gatto che di solito vengono a svegliarmi, mi sono venuti incontro con lo stupore sui musi, ma lo sai che ore sono? sembrava proprio me lo chiedessero. Il cane, quando ha capito che mi stavo preparando il caffè e la giornata stava cominciando non si è più interrogato sulla straordinarietà dell'orario e ha cominciato la solita danza del cibo. Erano le sei? Tanto meglio, avrebbe mangiato prima. Invece il gatto ha fatto una smorfia davanti alla sua scodella piena a quell'ora insolita, è uscito ed è tornato alle sette per mangiare.
La sera davanti alla tavola imbandita con i piatti che avevo cucinato, ne consideravo il carattere multiculturale: sangria spagnola, riso ebraico, hummus palestinese, insalata greca, pizza italiana. Tutti paesi con una crisi, più o meno grande.
Una torta soffice, semplice e tradizionale, di una pasticceria genovese, la preferita della festeggiata.
Il numero diciotto ricamato con il cioccolato su una superficie di pasta di mandorle.
Ora che avete tutti 18 anni, ho detto stamattina, posso fare quello che voglio.
Un'amica più anziana di me, madre di tre figli ormai molto grandi, una volta mi ha detto: quando ho realizzato che i miei figli se la sarebbero comunque cavata senza di me, mi sono sentita libera e più forte.
Di notevole ieri c'era il sorriso felice di mia figlia, che a un certo punto della giornata è sparita ed è ricomparsa con un mazzo di fiori per ringraziarmi della festa che le stavo preparando.
Di notevole oggi ci sono le riflessioni sul mio futuro di madre di figli maggiorenni.

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