giovedì 10 marzo 2011

Il FUTURO

In piazza c'era tutto e anche qualcosa di più. C'erano le magliette con la scritta SE NON ORA QUANDO? C'erano le sveglie, sveglie da negozio del rigattiere, sveglie colorate da bambini, sveglie giganti, sveglie da viaggio. C'erano i cellulari, trillavano già prima dell'ora convenuta perchè tutti facevano le prove e tentavano di selezionare una suoneria realistica " da sveglia" e non il Bolero, il canto del gallo, l'urlo Sioux o il cucù. C'erano l'inno nazionale e Bella ciao, c'era la bandiera italiana e c'erano le fiaccole. C'erano i cartelli per la Libia, la Tunisia, l'Egitto, c'era il nome di una ragazza uccisa da un uomo, c'era la mimosa nella carta argentata. In piazza c'erano le donne del movimento femminista,c'erano le donne che il femminismo per tante ragioni se lo sono perso e ora vogliono dire che ci sono, che anche loro vogliono contribuire, che hanno capito dopo e sono contente di avere un'occasione di partecipare a un nuovo movimento. C'erano le quarantenni e le trentenni e le ventenni e le quindicenni e le bambine. C'erano anche i bambini, i maschi, con le loro mamme e anche qualche papà.
Vedere tante donne giovani mi ha rallegrato, mi sembrava di guardare in faccia il futuro, sì, quello che ha tanti sabotatori, quello che sembra impossibile, deprivato di fondamenta, quello per cui tutte pensiamo si debba ancora lottare. Ieri, in mezzo a tante ragazze, d'improvviso il futuro aveva il viso di Eleonora, di Enrica, di Francesca, di Astrid, di Sara, di Laura.
Il viso di Zenebech, italiana con la pelle nera.
Andiamo avanti, tutte insieme.

martedì 8 marzo 2011

MIMOSE e PIANTE GRASSE

Il nostro alberello di mimosa è fiorito d'improvviso qualche giorno fa, un tripudio di giallo per non farsi trovare impreparato per l'8 marzo, e pensare che il nostro è un giardino in ombra però, da quando l'abbiamo piantato, lui ( l'alberello o lei...la mimosa) ce la fa e fiorisce tra febbraio e marzo. Cresce in fretta, comincia protendersi sul giardino, si fa spazio con determinazione, pretende il SUO spazio. " In questo giardino - dice un amico giardiniere - sarà l'albero del domani".
FARSI SPAZIO, CHIEDERE SPAZIO, PRETENDERE/ESIGERE  SPAZIO....come la mimosa Ci penso mentre scrivo e ho già la sciarpa bianca al collo per andare alla manifestazione: Flash Mob con la sveglia! Ma cos'è 'sto flash mob ? Chiedeva una signora anziana seduta vicino a me a una riunione di donne. Ascoltava la spiegazione e intanto guardava l'orologio e diceva: benedette ragazze -all'indirizzo delle organizzatrici - due ore che siamo qui, devo andare a preparare la cena, ho lasciato mio marito davanti alla televisione, meno male che oggi si sentiva di starsene un po' da solo, io qui ci dovevo venire, è un momento cara - e mi guardava - che dobbiamo esserci.
Chissà se la troverò in piazza con la sciarpa bianca, chissà oggi suo marito come si sente.
A volte invece della mimosa ho pensato di regalare alle amiche una pianta grassa. Le piante grasse mi commuovono: poca acqua e grande, tenace resistenza poi un fiore meraviglioso. Forse mi identifico però mi capita di pensare alle donne più come piante grasse che come mimose.