lunedì 30 maggio 2011

V come VITTORIA

Lungo silenzio. Sono andata in giro per le presentazioni del mio libro. Napoli e poi Sassari.
Sul traghetto del ritorno, venerdì sera, il venerdì prima dei ballottaggi per intenderci, i passeggeri guardavano la televisione. Quattro televisori nei quattro angoli della sala bar, uno sintonizzato su canale cinque con tre, quattro persone davanti ( una dormiva), gli altri tutti su Anno Zero con gente seduta, in piedi, tutti attenti e seri. Un bel segnale, mi sono detta.
E oggi VITTORIA! La primavera di un popolo democratico che si esprime con il voto. E la primavera italiana afferma con forza una scelta di cambiamento. Milano, Napoli, Cagliari, Trieste, tante città e...Arcore!
Ad Arcore ha vinto una donna che sarà la sindaco anche del Presidente del Consiglio! Certe vittorie sono più simboliche di altre.
Stiamo per ritornare ad essere un paese normale, stanchi di incapacità, di volgarità, di degrado, di arroganza, di furbizia, stanchi di guerra...
E ora dobbiamo andare tutti ai Referendum, il vento del cambiamento deve continuare a soffiare.
La sensazione è che abbia cominciato a soffiare il 13 febbraio con la manifestazione delle donne, la manifestazione delle sciarpe bianche.